mercoledì 19 aprile 2017

HOLI; LA FESTA DEL COLORE



E' conosciuta in tutto il mondo come la “Festa dei Colori”. È una delle più importanti festività della religione induista, ed anche una della feste più amate da tutta la popolazione indiana.  Viene celebrata in ogni parte dell’India, ma anche in altri paesi con una grossa presenza induista.
Il giorno di Holi cade l’ultimo giorno di luna piena del mese induista chiamato Phalgun, che corrisponde più o meno al periodo che va da metà febbraio a metà marzo. I festeggiamenti, tuttavia, iniziano già dal giorno prima e, in alcune regioni dell’India, possono prolungarsi fino ad una settimana
 E' una festa gioiosa, una sorta di inno alla vita per celebrare il trionfo del bene sul male. È anche la festa della fertilità, che segna il passaggio dal gelo dell’inverno allo sbocciare della primavera, il periodo in cui la natura fiorisce a nuova vita.
È una festa molto antica: le prime celebrazioni della festa  risalgano addirittura a 300 anni prima della nascita di Cristo.
Bambini, adulti, anziani, tutti si riversano nelle strade vestiti di bianco e cominciano a rincorrersi, a danzare, a scherzare e a lanciarsi addosso acqua mescolata con polveri colorate. È un tripudio di balli, canti, grida gioiose e tanti, tanti colori. Nessuno è escluso dal lancio dei gavettoni colorati.
 Ogni colore ha un suo significato particolare: il verde rappresenta la vitalità, il blu la calma e l’armonia, l’arancione rappresenta l’ottimismo e il rosso la gioia e l’amore.
Dopo aver “imbrattato” la propria vittima si esclama a gran voce: “Bura Na Mano Holi Hai!”, che significa: “Non ti preoccupare, è Holi!”. Durante questa giornata di festa, infatti, le regole della vita di tutti i giorni vengono meno e anche le rigide strutture sociali si trovano ad essere sovvertite. Per un giorno, ricchi e poveri si ritrovano a festeggiare assieme, ogni barriera di divisione fra le caste viene abbattuta. Anche le donne che, troppo spesso, si trovano a vivere in condizione di inferiorità rispetto agli uomini, possono finalmente prendersi la loro rivincita. In alcuni villaggi è addirittura usanza che le donne picchino scherzosamente gli uomini con dei lunghi bastoni.
Dopo la giornata di frenetici festeggiamenti, la sera le persone si riuniscono con i propri parenti e amici, si scambiano auguri e regali, mangiano Shakarpari e trascorrono assieme gran parte della notte, in modo da condividere questi momenti di gioia con le persone a cui vogliono più bene.

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